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Perchè la stella polare



La stella Polare viene indicata come stella direttiva e di ri-orientamento, “per mezzo della quale si impara l’arte di ‘rivolgersi e ritrovare ciò che si è perduto’. Ciò finisce per ricondurre l’uomo alla fonte che l’ha emanato.

Essa è una ‘grande stella di direzione’ poiché (in questo ciclo) per essa fluisce la volontà d’unione e di sintesi. È la forza che produce l’integrarsi della personalità, il congiungersi di questa all’anima, e l’unificarsi dell’umanità, cioè il grande approccio fra questa e la gerarchia.

Il simbolismo della stella del nord è chiaro ed il potere che emana è penetrante.

Sembra suggerire l’idea di una stella conduttrice, un grande magnete e faro che guida i ‘pellegrini’ sul sentiero del mondo, quello della Giusta Direzione, del ritorno alla casa del Padre-Sole e di qui alle sfere cosmiche:

“La concentrazione sulla Stella Polare fa conoscere le orbite dei pianeti e delle stelle, questo osservazione è la chiave per intendere il significato del sette e del dodici, su cui si basano tutiti i processi creativi.

Si legge nell’Insegnamento che ‘entrare nei cieli è entrare nell’Era dell’Acquario’,

questo ingresso che è cominciato negli ultimi duecento anni ci dice che attorno all’anno duemila la nostra stella polare e un’altra stella (Vega) entreranno in congiunzione nei cieli e l’Era dell’Acquario sarà per noi pienamente attiva. Ciò è da intendere nel senso che vi entreremo pienamente e che le forze dei Pesci retrocederanno rapidamente. Tutto quello che appare nelle espressioni del piano fisico è dovuto a forze soggettive.

Durante il grande ciclo vitale della Terra varie stelle si sono succedute come ‘polare’, e l’attuale non ha sempre occupato quella posizione. È un fatto astronomico che la scienza riconosce. Ogni volta che l’asse terrestre ha subito grandi spostamenti, si sono registrati capovolgimenti, confusione e cataclismi, seguiti da ricostruzione, stabilità e relativa quiete.”

“L’influsso che emana dalla stella Polare, e che è un fattore così potente nel nostro sistema solare, raggiunge il nostro pianeta attraverso il segno dell’Acquario. Lo studioso ne troverà la ragione tenendo presente il significato dell’acqua come simbolo delle emozioni, le quali non sono che la manifestazione inferiore dell’amore-desiderio.


L’Acquario è un centro di forza dal quale l’adepto attinge ‘l’acqua di vita’ e la porta alle moltitudini. Questa forza proveniente dalla Stella Polare attraverso l’Acquario è particolarmente potente in questo momento, e perciò grande è il giorno dell’opportunità.


La stella Polare, tramite l’Acquario, sembra quindi dare il senso della giusta direzione al Nuovo, garantendo stabilità cosmica ed equilibrio magnetico: “la depressione nel punto settentrionale consente l’ingresso di ciò che stabilizza, ed agisce da fattore di resistenza verso ciò che cerca di deviare o distrarre.


Dopo averne attestato le funzioni, i valori e qualità, facciamo infine echeggiare il suono del suo nome:

nell’antica Cina la Stella polare era conosciuta con nomi diversi, come Pih Keih, Ta Shin e Tien Hwang Ta ti, ‘il gran governante del cielo’; nel nord dell’India era nota invece come Grāh-Adhār (dal sanscrito graha=pianeta, dhara=che tiene, che porta), ossia ‘il cardine dei pianeti’ e Dhruva era il nome dell’allora stella polare, mentre a Damasco la si conosceva come Mismar, ‘l’ago’ o ‘il chiodo’.

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In tale Data, 20 dicembre, il Discepolo solare (la Terra) guarda con sapienza alla sua Stella Polare, solo punto immobile del Cielo, attira e respira il Fuoco della Vita per assimilare una dose di ‘proposito diretto e inevitabile’, un tanto della Volontà suprema che regge l’Universo. Parimenti l’Uomo, il Discepolo terrestre, stabile come Ulisse sulla verticale che trae al Cielo (zenit-nadir), si identifica con quel Faro lungo il cerchio verticale del meridiano (che congiunge il suo zenit alla Stella polare); avendo come modello il comandante delle schiere celesti, l’arcangelo Michele (Orione-Betelgeuse), con tale lancia regge, sopporta e domina il drago dell’incessante divenire e i fremiti del mondo che pulsano e scorrono lungo i cerchi orizzontali della Vita.

 
 
 

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